La Cessione del quinto è, in sostanza, una particolare forma di finanziamento personale nella quale non sono previste garanzie reali da parte del richiedente come il pegno o l'ipoteca, ma è concesso in base all'importo percepito dallo stipendio oppure dalla pensione.
Di conseguenza, la garanzia richiesta per la concessione di un prestito personale attraverso la Cessione del quinto è la busta paga per i dipendenti sia pubblici che privati e del cedolino della pensione. La normativa della Cessione del quinto, il Dpr 180 del 5.1.1950 e Dpr 895 del 28.7.1950, prevede che questa forma di finanziamento possa essere richiesta da lavoratori con contratto a tempo indeterminato di tutte le categorie come anche da chi percepisce una pensione di anzianità con una rata che non dovrà superare un quinto dello stipendio o delle pensione.
Nel caso in cui il richiedente abbia un contratto a tempo determinato la durata del prestito attraverso la cessione del quinto non potrà superare la data di termine del contratto di lavoro.
La normativa per la Cessione del quinto prevede che il lavoratore abbia un'anzianità di lavoro tale da aver maturato un Trattamento di Fine Rapporto adeguato e che debba obbligatoriamente sottoscrivere un'assicurazione in caso di perdita del lavoro oppure di premorienza.
Tale normativa detta anche le regole per la metodologia di pagamento delle rate del prestito che dovranno essere costanti e con tassi fissi validi per tutta la durata del finanziamento che, comunque, non potrà essere maggiore di dieci anni. Per quanto riguarda la normativa riferita alla cessione del quinto della pensione INPS viene disciplinata dalla Legge 80 del 14 maggio 2005, articolo 13 bis comma 1 come anche quella INPDAP nella quale sarà possibile richiedere il "Piccolo prestito Inpdap" semplicemente compilando una modulistica dedicata nel quale il richiedente dichiari di essere il titolare della pensione diretta e di aver almeno maturato 4 anni di effettivo servizio.